lunedì 12 marzo 2012

Guardami!

<<Signori, originali si è o non si è. Non si può essere originali per forza. Chi vuol esserlo, sarà stravagante, non originale. Ci vuol poco a parere singolari all'altra gente, basta uscire per via con le maniche alla rovescia e col cappello assestato sossopra sul capo, sfido, saremmo da tutti notati. Ma sarà questa originalità? Saremmo stravaganti. Chi è veramente originale non sa neppure di esserlo.
Lo è perché vede il mondo e la vita con occhi nuovi (...) e non vuole farlo apposta...>>
Luigi Pirandello






Sembra aver accolto l'invito alla stravaganza di Pirandello, Daniel Buren, quando inventò questa roba: dipingere tele a fasce verticali bicolori, sempre identiche a loro stesse, nelle varianti bianco-verde oppure biancho-rosse. Questo motivo, quasi decorativo, diventerà cosi ripetitivo nella sua produzione artistica da farlo assurgere a suo emblema distintivo, tanto che gli artisti più giovani, che verranno dopo di lui, lo riutilizzeranno come omaggio o ironica citazione nelle loro opere.
Sono tele, stravaganti ma poco originali, se considerate oggetto artistico in quanto tali, ricordano le stoffe degli abiti Belle-Epoque, indossate dalle donne dipinte da Renoir, forse perché anche Buren era francese come il maestro dell'impressionismo, meno aulicamente, paragonabili alle tende  parasole che vediamo sulle finestre e balconi ai nostri tempi. Queste tele però, rivelano invece tutta la loro originalità, e la reale funzione, quando l'artista sceglie il luogo in cui posizionarle.


Operando nel contesto dell'arte ambientale,pertanto i suoi sono  lavori non destinati ad essere esposti semplicemente in una galleria, Buren, per le sue istallazioni non sceglie neppure ambienti naturali, montagne laghi deserti, come i Land artist americani, ma ambienti urbani.
Come un lettore che  per mezzo di un evidenziatore, pone l'attenzione su alcune parole, le tele di Daniel Buren evidenziano, porte , palazzi, finestre che altrimenti andrebbero ignorate dal cittadino distratto.


Quante volte accade che,  facendo  la stessa strada, tutti i giorni, ci imbattiamo in palazzi, oggetti, volti, che non notiamo mai? magari camminando sempre a testa bassa,  ma se qualcosa di straniante si ponesse sopra l'oggetto ignorato esso non farebbe forse attirare subito la nostra attenzione?

Lo stesso concetto, è adottato da Christo il quale usa come mezzo di intervento, o potremmo dire come suo  personale Evidenziatorel'impacchettamento.
Impacchetta un pò di tutto dalle costruzioni fatte dall'uomo, alle montagne, agli allberi.
Il suo intervento più noto è sicuramente quello sul Richstag, il Parlamento tedesco, a Berlino, l'artista impacchetta quasi come un fardello da inviare per posta, l'edificio emblema di tanti fatti,  tristemente noti, dalla II guerra mondiale, alla divisione delle due Germanie.
Questo intervento non solo agisce come un gigantesco evidenziatore, ma mette in moto tutta una macchina mediatica che spinge milioni di persone a viaggiare alla volta di Berlino per vedere da vicino l'intervento, che chiaramente è reso ancora più appetibile dalla sua durata effimera.

Raichstag impacchettato 1995


Questi interventi più di altri della Land art dove l'oggetto artistico è prodotto integralmente dall'artista e poi collocato nell'ambiente scelto dialogando o meno con esso, sembrano ammiccare, tentare, essi ci  seducono, vogliono farsi notare....

9 commenti:

  1. Complimenti NS, il post è molto interessante.
    Non sapevo di nulla sul Raichstag!
    Buona giornata

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  2. Ma come mi piacciono queste pillole d'arte comprensibili pure a me :)

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    1. ciò significa che sono bravo nell'impostare il discorso? ^__^ sono contento che apprezzi e che sei incuriosito dagli argomenti che propongo.. kiss

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  3. Questa mattina ho scritto un commento! Uffi, perché non esiste più!?
    Il post è interessante, anche perché io non sapevo nulla sul Raichstag…
    Buona serata NS

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  4. non so cosa sia successo Amleto, stasera quando ho aperto non c'era... cmq l'importante e che poi lo hai postato ;) buona notte a te!

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  5. Io ho visto una cosa simile a Parigi, ma francamente non so se si tratta dello stesso artista :O
    Kisses artistici ;**

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  6. ciao max forse ti riferisci al Palais royal? dove c'è la commedie francaise? c'è una istallazione di buren, tanti busti di colonne colonne di varia altezza, bianche e nere? io ci sono stato puoi immaginare l'orgasmica sensazione di passeggiare dentro l'opera d'arte di uno dei miei artisti preferiti ;)

    link: http://woodstories.org/tag/comedie-francaise/

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  7. Vabbè si è capito che queste pillole di arte moderna ci piacciono davvero molto, sia per i temi trattati che per la chiarezza espositiva.
    Sei il nostro guru del settore, continua così!

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    1. grazie! sono contento se riesco a farvi appassionare e soprattutto che risulto comprensibile ;)forse come dicevano i latini rem tene verba sequentur...

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