giovedì 23 febbraio 2012

C'è design e design

Se vi sottoponessi la visione di queste due immagini, e vi facessi la seguente domanda: di questi due oggetti quale secondo voi è più vicina al concetto di design?

La maggior parte di voi (anche io), risponderebbe la poltrona!
In realtà c'è molta confusione introno alla parola design e al suo reale significato.

Vi è mai capitato di andare a casa di qualcuno che con aria pomposa vi mostrava la propria lampada o sedia, d'avanguardia, affrettandosi a dichiarare che: l'aveva pagata un sacco di soldi perché é un oggetto di design quello!!!
Niente di più falso, perchè quello che dovrebbe fare un vero designer non è certo preoccuparsi di sfornare l'idea più ardita, sorprendente e per giunta costosa, ne tanto meno proporre oggetti che invece di semplificare la vita ce la complicano ulteriormente.
"Il lusso è l'uso sbagliato di materiali costosi che non migliorano le funzioni" diceva Bruno Munari.
 Spesso in tv vediamo i servizi sui vari saloni del mobile o Expo disseminate un pò ovunque dove vecchi e  giovani talenti si affannano a presentare idee sempre più ardite, a loro dire innovative. Chissà perchè queste così dette nuove idee trovano terreno fertile solo nelle  grandi esposizioni, le fiere i saloni del mobile che si servono di queste novità come specchietto per le allodole, perchè sanno che fanno presa sul pubblico, catturando la loro immaginazione e curiosità, per un ritorno di immagine e naturalmente pubblicitario, il più delle volte questi progetti restano tali, non vengono prodotti ne venduti, restando semplici prototipi.
A che servirebbe una poltrona come questa qui sopra se è evidente che non ci si può sdraiare, ne rilassarsi? al limite dell'impraticabile, sarebbe semplicemente oggetto buttato lì per casa a fare arredamento certamente non più utile di un qualsiasi soprammobile.
Un tavolo come questo nella foto, correlato di sedie-pouf ha la particolarità di essere ricoperto di erba vera! ho letto che va annaffiato regolarmente ed è dotato di piante atte a crescere sia in verticale sia in orizzontale. Se vi piace potete acquistarlo, ma per favore non vantatevi dicendo che si tratta di design,  perchè esula da tutto ciò che esso rappresenta: non è pratico, non è funzionale, è costoso, ci complica ulteriormente la vita, tutte caratteristiche che un disegnatore cerca di superare durante la progettazione e non di enfatizzare!

Peraltro molti architetti, archistars, artisti, si danno un gran da fare per produrre oggetti sempre più arditi, spettacolari e lussuosi, ma questi non si comportano da designer ma da sylist.
Affermava  Munari: "spesso nell'arredamento, sono state applicate troppe idee legate alla moda per cui non si può più parlare di design ma di styling"
Molto spesso viene accostato erroneamente l'aggettivo design a grandi firme, gli oggetti in questione però sono molto costosi, proposti in serie limitate, costruiti con materiali pregiati e di grande qualità, considerando che il design non è interessato al lusso, deve mantenere i costi limitati in un certo badget, e si propone di produrre l'oggetto in questione su larga scala capiamo benissimo che non possiamo associare il termine alle creazioni di questi progettisti. Semmai lo possiamo utilizzare come aggettivo, per esempio: -"questa sedia ha un design minimal, barocco, razionalista" e cosi via.
Oggetti firmati, Cassina, Kartell sono sicuramente oggetti pregiatissimi di grande valore artistico, ma essenzialmente se riferiti al concetto puro  di design, in quanto disegno industriale, non hanno certo più valore di una caffettiera, di un rasoio bilama, di un cavattappi, insomma c'è molto più design nelle nostre case di quanto pensiamo! Già perché molti oggetti di design non hanno una firma, non sappiamo neanche chi li ha inventati, ma adempiono ad una funzione ben precisa, sono funzionali, e gradevoli nell'aspetto, il più delle volte suggerito dalla funzione stessa.

Infine per riderci su, siamo arrivati al punto che per molta gente vale la regola che Crozza fa dire al suo FuffasSe si capisce che è una sedia, è una sedia.....se non si capisce è design!




-mi scuso per l'uso ridondante della parola design, non ho trovato termini soddisfacenti da utilizzare in sostituzione, e mi scuso se non sono stato molto chiaro ma ho scritto il post con 38 di febbre!





10 commenti:

  1. :)tutto chiaro e non esagerato l'uso di quel termine che.... non dirò:)bello e interessante il post, condivido. e tu?adesso che si alza la temperatura ti sei preso la febbre!guarisci!:)

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  2. Si è capito tutto, rilassati...
    Buona guarigione!!!

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  3. We guarisci presto nè ;) ti invio un Tachi-bacio di buona guarigione ;*

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  4. Un post davvero interessante, per quanto mi riguarda sono sempre stato attento alla funzionalità dell'arredamento. Amo il buon gusto, ma odio vivere in una casa poco comoda in quanto deve essere un luogo di relax. Guarisci presto!!!

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  5. Io ho sempre preso le cose quando e se mi servono e se le prendo devono fare quallo per cui le ho comprare e possibilmente devono farlo nel modo più semplice possibile... se poi non fanno a cazzotti con le altre cose che ho nella stessa stanza, quello per me p design
    PS guariscimi presto :)

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    1. majin un "collage di oggetti sparsi" anche nella tua stanza allora..... :)

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  6. Mi ricordi molto il libro "La caffettiera del masochista", sai?

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    1. benvenuta sul blog, carolina! non conosco questo libro ma grazie del suggerimento involontario sono curioso di vedere di che si tratta!!

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  7. LOST, AMLETO, HERMES, MASSIMO GRAZIE per gli auguri sto meglio oggi! per fortuna sono guarito!!!

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  8. Eh sì, NS, il grande Fuffas ha proprio ragione :) È che gli architetti molto spesso pensano che se è strano è artistico. Come se l'arte sia solo "chiassosa" (c'è un chiasso anche per gli occhi).

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