venerdì 9 dicembre 2011

Come quando venere è in IX casa, Parte II

Tempo fa avevo scritto un post tutto dedicato alle relazioni a distanza.
ultimamente questa famigerata distanza sta diventando un problema più grave di quanto non lo fosse mai stato, perché ci si mette di mezzo il fatto che dopo quattro anni non c'è più quell'euforia iniziale, che ti faceva da carburante per affrontare tutti gli ostacoli del caso.
si generano dunque situazioni del tipo:

-che si fa sto week end?
- booh... centro commerciale?
-non mi va ci siamo stati sabato scorso!
-cinema e  pizza?
-uff... non ci sono film belli da vedere...
-andiamo lì??... oppure là...a quella fiera di Natale? (ma nessuno ne  ha davvero voglia).
-vuoi venire  in montagna?
-no, non posso spendere altri soldi ora.
-allora niente ci si vede la settimana prossima...

e nel frattempo intercorre una distanza oltre che di spazio, anche di tempo, lui si risparmierà un'ora in macchina, uscirà con i sui amici, si divertirà pure tanto come sempre, io farò qualcosa...non so ancora cosa.
La routine è un temibile nemico in ogni rapporto, ma se si allea con la distanza sono davvero due spine nel fianco, e non so quanto ancora potrò reggere a questo punto...


5 commenti:

  1. mi hai messo un po di malinconia:/scusa il non commento...ma sono sensibile all'argomento.
    lost

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  2. Questa è la paura che io ho. Come lost, e come sai dal mio blog della mia situazione, sono sensibile anch'io a quest'argomento.
    Mi spiace

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  3. Lost, INconsapevole:
    mi spiace ragazzi d'avervi messo tristezza, ma purtroppo è lo stato delle cose, non so quanto forte possa essere il sentimento, da sopportare questo macigno che si delinea sempre più nettamente come un problema da affrontare al più presto...."una amore chiamato ercole direi.."

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  4. Penso che dialoghi come quello che hai illustrato prima o poi capitino un po' a tutti. Routine, noia e consuetudine sono un approdo spesso naturale nei rapporti affettivi. Mantenere vivo l'interesse è una missione primaria ma è certo che alcune trasformazioni sono naturali.

    Buona domenica ;-)

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  5. Ma è normale incappare in simili situazioni, l'importante è saper gestirle.
    Io, ad esempio, non ne sono stato capace e, dai che ti ridai, ho fatto saltare in aria una costruzione che manco Renzo Piano si sarebbe sognato di progettare.

    Credo che la "distanza" sia subordinata alla routine, al fantasma dell'abitudine, e che inizi a farsi sentire solo quando la prima ha attecchito del tutto.

    Se però questo ti fa soffrire, beh...armarsi di megafono e "dire", "dire", "dire".

    Levati la spina dal fianco, prima che vi affondi del tutto e inizi a infettarsi.

    E comunque, secondo me, passa tutto :)

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