Io amo il caffè, lo bevo da quando avevo circa 11 anni.
Però ho le mie regole e preferenze riguardanti questa bevanda: soprattutto di inverno bevo il caffè della moka o al massimo quello di tipo americano, il solubile, che fa schifo a tutti, ma a me piace tanto,misteriosamente!
infatti quando qualcuno mi sorprende a bere questo tipo di caffè mi guarda come se stessi bevendo sangue di bambino, e con gli occhi sgranati tutti puntualmente mi dicono : <<
ma come fai??? io lo odio non riesco proprio a berlo!! blahhhh!!>>
a me invece piace, perchè di mattina un bel tazzone pieno di caffè caldo mi riempie il cuore, odio invece il caffè in
microdosi delle macchine tipo quelle del bar che sono sempre freddi bruciati e finiscono in un secondo!
anzi, invito chi come me apprezza il caffè solubile A FARSI AVANTI, voglio conoscere almeno
UNO COME ME con il mio stesso
PROBLEMA!
Dopo questa dovuta premessa, dovete sapere che mio padre è uno che si farebbe fregare da chiunque, comprerebbe tutto e da tutti.
avete presente il detto:
venderebbe pure la sabbia ai Tuareg? beh lui sarebbe il Tuareg della situazione! farsi convincere a comprare una di queste nuove tipologie di macchine per il caffè che vanno a capsule è stata l'ultima
sola che si è fatto infliggere.
Capite ora perché appena si presentò con questa macchina del caffè per me fu come portare una bestemmia in cucina! queste macchinette diaboliche oltre ad impegnare molto più caffè del dovuto hanno pure un potere inquinante impressionate perché ti ritrovi il secchio della spazzatura piena di plastica!e poiché sono progettate per ospitare capsule solo del
loro caffè non ci puoi mettere altre marche o comprarle dal supermercato, non entrerebbero! dunque ti obbligano a vivere in simbiosi col proprio fornitore di zona!! che diventa praticamente
il tuo pusher!
Quando mio padre mi diede il biglietto da visita, mi disse di contattare quel numero per richedere la prima fornitura di caffè io andai su tutte le furie, e al telefono tirai fuori tutta l'acidità che la mia bile potesse contenere.
Il poveretto al telefono si dovette sorbire tutta la mia ira, e mestamente mi disse che sarebbe passato di lì a pochi giorni per la prima fornitura.
Io sinceramente mi aspettavo un uomo in là con gli anni, senza farmi un'idea di come fosse fisicamente, non ci avevo proprio pensato, tanto ero contrariato.
E finalmente venne il giorno in cui si presento a casa, io ero in garage intento a scolpire il polistirolo, e questo particolare non è da trascurare....
Quando mi si palesò davanti, volevo morire: un ragazzo sui venticinque... alto sul metro e novanta, capelli rasati, moro, con occhi verdi azzurri, enormi.
Occhi cosi luminosi da avere, tutte quelle palline luccicanti all'interno, come gli occhi di Candy Candy... o lady oscar! avete presente?
Una voce profonda e calda, che al telefono stranamente non avevo notato! tanto ero stato spocchioso! fisico non palesemente palestrato, ma comunque atletico, che io preferisco tra l'altro al primo.
Beh ricordate io cosa stavo facendo? ero sporco puzzavo di petrolio, con un maglione infeltrito da accattone, capelli arruffati e immondi, corredato da squallidissimo camice blu da lavoro.... insomma un cesso, come se mi avesse vomitato uno scarafaggio!
Volevo morire, e a queso bisognava aggiungere la vergogna per la figura di merda fatta al telefono giorni prima quando lo avevo mandato a fan*** a più riprese!
Con proverbiale savoir-fare dissi di attendere andai imprecando in camera per recuperare i soldi, e ci salutammo, dandoci appuntamento al mese successivo.