giovedì 15 dicembre 2011

Due parole sulla Cultura tedesca

Ho sempre subito il fascino della Germania,
Oscar Wilde scrisse qualcosa in merito alla lingua tedesca, che press'a poco diceva:
Se il francese è la lingua dell'eleganza, del arte, il tedesco ha la forza dell'autorità in se, non è possibile non prendere seriamente quello che è scritto in tedesco.


Effettivamente per me questo pensiero esprime davvero l'idea comune che abbiamo dei tedeschi e della Germania,  di gente autorevole e seria.
Sin da ragazzino quando per la prima volta mi approcciai allo studio della storia e dei fatti delle due guerre mondiali mi feci subito un'idea abbastanza negativa di questo paese.
Seppur incuriosito dalle grandi prove storiche, umane che ebbe ad affrontare.
Il fascino però di tutto ciò che è tedesco era dietro l'angolo e si rivelò ai miei occhi grazie alla sterminata cultura e arte tedesca che ho cominciato a conoscere, studiare, questo fascino cosi Plutonico, oscuro che la contraddistingue dalle altre nazioni ha esercitato una fortissima fascinazione in me.
Come non ritrovare il rigore composito, la sobrietà ma anche questo lato oscuro  nelle opere dell'artista romantico Friedrich?  le sue tele sembrano una porta verso l'ignoto, o del sogno, le scogliere tempestose ci spingono a riflettere sulla nostra vita, spingono verso l'ignoto del mondo e del nostro io...verso  la psicanalisi.
I ruderi dei cimiteri nei boschi che trasudano umidità, tanto da sentirla addosso, fin nelle ossa, ambientazioni alla Tim Burton.
I grandi filosofi tedeschi, la musica classica, il teatro wagneriano col concetto di teatro d'arte totale dove tutto doveva fondersi insieme in unicum di emozioni. il golfo mistico.
L'espressionismo tedesco e il razionalismo, opposto ad esso, ma  tutto frutto dello stesso ventre.
Potrei parlare per ore della pittura tedesca, ma non è possibile farlo in un unico post.

Nel 900 quella che era nata come  una nuovissima e stimolante invenzione si rivela sempre più una forma d'arte a tutti gli effetti, nasce un  nuovo canale comunicativo, un nuovo linguaggio: Il cinema.
Tant'è che gli stessi regimi totalitari ne intuiscono l'enorme potenziale, per piegarlo a loro favore per fini propagandistici.
La Germania regala al mondo e ai posteri una brillante e lucidissima attrice poi divenuta icona, non solo di bellezza o stile, ma di tutti quei valori di libertà e trasgressione che il mondo andava perseguitando...
Marlene Dietrich, l'angelo azzurro.

paladina della libertà e oppositrice del nazismo, fu costretta ad emigrare in America perché diventata ormai personaggio scomodo alla dittatura.
Fu protagonista del primo bacio famoso a carattere omosessuale della storia del cinema con la pellicola Marocco del 1930.
Purtroppo come già accaduto per Merilyn Monroe, il destino di queste donne dalla bellezza e dalla vita straordinaria è che pian piano vengono denudate del loro valore umano ed artistico per diventare meri simboli estetici ed estetizzanti, le icone, appunto, primo responsabile di questo fenomeno il diabolico e profetico Andy Whorol.

Concludo con una bellissima canzone scritta da Franco Battiato, Alexander Platz e che Milva ha eseguito egregiamente. il pezzo affronta un altro evento doloroso, un'altra prova di forza che il  paese già martoriato dalla guerra, e dalla feroce dittatura, dovette affrontare con la divisione in due blocchi e la costruzione del muro spinato che violentò ancora una volta Berlino.
Una riflessione sul dramma dell'odio e della paura del diverso, del pericolo, ancora attuale  di perdere la  libertà...che Milva in apertura del filmato tiene a precisare prima di regalarci la sua interpretazione,
Milva dice:
(...) il tema della libertà è un tema che mi appartiene profondamente, è attaccato alla mia pelle, (...) a Berlino c'è un luogo che per anni, non dimentichiamo..., è stato il simbolo della follia umana, dove la follia umana uccise la libertà degli uomini.














8 commenti:

  1. No vabbhè...ma che io in motorino mezz'ora fa cantavo Alexander Platz?
    Grande Milva...Artista vera!

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  2. Non appena ho letto "Due parole sulla Cultura tedesca", mi sono precipitato a curiosare.
    O Nato_Stanco, anch'io sono affascinato dalla Germania!
    Da un paio di mesi - finalmente - sono iscritto a una scuola di tedesco... imparare il tedesco è uno dei miei grandi sogni :-)

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  3. decorazione: le misteriose coincidenze della vita... :) che bello cantare in motorino anche io lo facevo..un secolo fa quando ne avevo uno.... ^__^

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  4. Capricornus: scrivere degnamente della cultura tedesca in un solo post sarebbe assurdo.. ci vorrebbe un blog a parte!!
    anche io ho studiato la lingua tedesca x un breve periodo.. ricordo solo una canzoncina che faceva:
    Ich bin betarice ich komme aus florenz...
    und sie was machen sie? und sie woher kommen sie?? hahahaha

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  5. :-)
    Io invece spero di andare avanti... per me è troppo frustrante non sapere il tedesco!

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  6. io sono stonato come una campana... e il motorino è l'unico "posto" dove canto.Bho... mi paice!
    ;-))
    immagino la faccia di quelli che mi vedono... soprattutto quando mi cimento in "classici" come Alexander Platz!!!
    ;-))

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  7. Splendido post :) Giusto ieri ho iniziato a leggere "Il visionario" di Schiller.
    Quando si dicono le coincidenze :)

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  8. ciao ragazzi.. sono stato via alcuni giorni, senza usare il pc... bellissimo trovare i vostri commenti al mio rientro! Buona settimana a tutti!!!

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