mercoledì 18 aprile 2012

Le parole sono pietre







Perché i giornalisti, clero, politici  e alcuni omosessuali ingenuamente distratti, continuano a chiamare "matrimoni gay", eventuali unioni civili, che potrebbero essere:
 1concepiti, 2regolamentati,  3celebrati, e quindi chiamati in altro modo?
Perché fa loro comodo chiamarli cosi: matrimonio dal latino mater manium, per mano della madre oppure probabilmente matris monum, compito della madre. Semplice! cosi mettono bene in chiaro la faccenda dell' uomo+donna.

Perchè durante un programma televisivo popolare come l'isola dei famosi, Mariano Apicella apostrofa come ricchione, Cristaino Malgioglio in tono inequivocabilmente offensivo, e  non viene eliminato dal programma? e qualcuno potrà dire
 -ma è evidente che lo è!! non è mica una calugna!  
Benissimo allora poteva dire -Ebreo! ad un ebreo o -Negro! ad un nero, sfido che sarebbe rimasto ancora in gioco! sarebbe stato, giustamente, cacciato a calci in culo!


Perchè in un programma serale di punta come Amici, visto da uno stuolo di ragazzini, e i famigerati bambini -perchè nessuno pensa ai bambini????!!!- due Coglioni, vestiti da scolaretti, fanno riferimenti continui alla droga, alle siringhe infette che servono per rapinare, "che fanno più paura delle pistole", cantano un'ode alla cocaina, e nessuno dice niente? sia chiaro che io non mi sono scandalizzato, non penso neppure che siccome lo hanno detto loro domani mattina i bambini delle elementari andranno a minacciare la gente con le siringhe, ma perché i benepensanti, i giornalisti, il moige e tutta la Santa Sede, non ha battuto ciglio e invece si sono mobilitati in massa con tutti i mezzi possibili dellla comunicazione quando a Sanremo Celentano disse che Avvenire e Famiglia Cristiana sarebbero dovuti essere chiusi?

Perchè chiudono su una rete sfigata e poco estesa del digitale terrestre, un programma che non penso facesse il pieno di ascolti, (immaginate la pericolosità!)  una serie tv "fisica e chimica" e le varie associazioni, glbt non vanno a protestare sotto Viale Mazzini? non fanno casino per strada o per tv, so benissima che è solo un programma televisivo, ma cazzo è un fortissimo esempio di censura e boigottagiio e voi cosi detti attivisti non vi incazzate??? manco una capatina da Barbara D'urso?  Ah beh certo: sono indaffaratissimi ad  incollare piume e lustrini per i cortei del gay pride, a Giugno, pensando a come cuccare la sera al GayVillage, solo allora conviene darsi una mossa e farsi sentire, che poi dicono che il Gay Pride è la summa e chiusura delle attività di un intero anno... andiamo bene!..

Perchè continuiamo a farci chiamare gay? per quel che so io, è un termine introdotto da Oscar Wilde, e in inglese significa gaio, alludendo al comportamento giocoso fuori dal comune, allegrotto...(come le case allegre?) Scusate io non  credo che gli omosessuali siano più felici, degli eterosessuali...

Perchè ci hanno definito omosessuali? omo dal greco stesso, ma che significa stesso sesso? non spiega mica la faccenda!! si potrebbe dire invece che una squadra di calcio maschile è di tipo omosessuale, cioè formata da soggetti dello stesso sesso. allora si che il termine descriverebbe realisticamente una realtà, sarebbe vero. Il termine non spiega che stiamo parlando di sessualità ne affettività.

Le parole sono pietre....

32 commenti:

  1. Perché spesso si usa il termine matrimonio?
    Perché spesso si tratta di matrimonio.

    La questione dei nostri diritti non si limita all'ambito delle convivenze cioè delle persone che pur vivendo sotto uno stesso tetto non desiderano per niente sposarsi e magari vorrebbero per la propria situazione un altro tipo di legame, un legame alternativo, magari più elastico e leggero, rispetto a quello coniugale... ma riguarda anche l'unirsi in matrimonio.
    Se è vero, come è vero, che siamo tutti eguali davanti alla legge non esiste che dobbiamo continuare ad essere esclusi dal matrimonio stesso, e magari confinati in qualcos'altro.

    In Spagna, Portogallo, Argentina, Svezia, Norvegia, Stato di New York, Washington DC, Canada, ecc e ben presto anche in Danimarca e Inghilterra, il matrimonio (sottolineo: il matrimonio!) non esclude più le coppie di fidanzati dello stesso sesso; questo significa che lì, quale che sia il tuo orientamento sessuale, ti puoi unire in matrimonio con l'amore della tua vita, e puoi farlo in modo squisitamente laico andando in Municipio davanti all'ufficiale di stato civile oppure, se trovi qualche confessione religiosa cristiana o non cristiana che sposa fidanzati dello stesso sesso, in Chiesa. Dov'è il problema nel volere che questa cosa accada anche in Italia? Io non lo vedo, anzi.

    Ti fai il problema dell'etimologia... la parola matrimonio, infatti, deriva da 'mater'... mh e quindi? Da quando etimo è la stessa cosa di significato? Nella lingua italiana le due cose sono distinte, non a caso siamo pieni di parole in cui etimo e significato non coincidono; basti pensare a 'patrimonio' o anche a 'salario'.
    La distinzione tra etimo e significato ti può essere utile anche per le ultime due questioni a cui ti riferisci: il chiamarci gay, omosessuali.

    Justin

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    1. ciao justin , innanzi tutto grazie per aver detto la tua, io non sono contrario alle unioni di persone dello stesso sesso, anzi! infatti la mia era una critica a chi tira in ballo il termine matrimonio e la sua derivazione, quindi dico, smettiamola di chiamarli matrimoni gay, e pensiamo ad un termine che soddisfi le nostre richieste ma che non possa essere contestato dagli oppositori alle unioni civili... così avranno un alibi in meno da scagliarci contro...ho l'impressione però, che a "loro" fa piacere continuare a chimarli cosi...

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    2. @ Nato Stanco...
      Grazie a te per la risposta :)
      Mi spiace però ma dissento in modo totale:

      Chi è contrario ai nostri diritti è spesso e volentieri contrario a qualsiasi forma di unione tra persone dello stesso sesso; lo dimostra in modo molto eloquente la valanga di anni in cui qui in Italia ci siamo limitati a dar battaglia sempre e solo per il Pacs e abbiamo ricevuto unicamente porte in faccia; se il loro problema fosse 'solo' il riconoscimento della parola matrimonio (metto 'solo' tra virgolette perché non è una cosa da poco: le parole sono importantissime; conferiscono dignità, rispettabilità) oppure se il loro problema fosse meramente un trattamento del tutto omogeneo tra i diritti di una coppia gay e i diritti di una coppia etero sposata, allora come mai si sono sempre opposti in blocco al moderatissimo Pacs, all'ultra-moderato Cus e persino al patetico e controproducente progetto di legge Dico? Perché si oppongono spesso e volentieri anche ai Registri comunali delle Unioni di Fatto? La realtà è che usano in modo strumentale qualsiasi cosa, inclusa l'obiezione etimologica relativa alla parola 'matrimonio', per boicottare ciò che ci spetta.

      Solo quando i gay stanno riuscendo a conquistarsi l'accesso al vero e proprio matrimonio allora si mettono a far finta di sostenere forme alternative di riconoscimento... in nome di una fantomatica riduzione del 'danno'.

      Riguardo a ciò che può "soddisfare le nostre richieste"... io penso che solo la realizzazione della piena eguaglianza (ossia la fine dell'esclusione dal matrimonio, dalla possibilità di adottare e dalla possibilità di accedere alla procreazione assistita) può essere considerata una cosa soddisfacente. Così la pensano tutti i movimenti lgbt della terra, da quello USA a quello spagnolo a quello francese a quello brasiliano a quello argentino a quello australiano, ecc; non vedo in nome di cosa il movimento lgbt italiano dovrebbe fare eccezione e quindi accettare che lo Stato dica "tu sei gay e quindi non puoi fare questo o quello, non sei all'altezza di questo o quel riconoscimento".

      Justin

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    3. Io credo sia sciocco far finta che le parole non siano, appunto, parole, e cioè cariche di secoli di uso e di significati e di vissuti emotivi etc. Dall'altra parte penso sia sciocco pensare che i secoli, l'uso, i vissuti etc. non siano una realtà immodificabile: le parole (come spiegava Justin) sono cambiate nel corso dei secoli, quindi possono cambiare di nuovo. Anche la parola matrimonio o gay (che, sinceramente, non credo che nessuno più pensi all'allegria o alla felicità quando dice "gay"...).

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    4. beh Roccia, come ho detto nessuno si sogna di vietare d'un tratto l'uso di una parola, sarebbe bello se tra un centinaio di secoli non si usasse più però!

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  2. NS Pensa oggi ho commentato nel blog di S ed ho scritto che non amo definirmi gay od omosessuale. Mi da antipatia, mi sa che tutte queste categorie, create per far ordine nel pensiero occidentale, siano la causa di discriminazioni.
    Ti saluto ^_^

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    1. anche a me non stanno particolarmente simpatici i termini gay e omosessuale, non mi convincono.. però se dobbiamo usarli ok, non mi uccido per questo...

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  3. gay non è l'acronimo di "good as you" buono come te, da uno slogan degli anni 70 (???)??
    purtroppo ci sono talmente tanti problemi che occuparsi di tutto diventa davvero difficile... per i matrimoni, molti specificano "unioni civili" poi chi vuol trovare un doppio senso lo trova sempre... per omosessuale è come eterosessuale, che vuol dire "diverso sesso"??

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    1. io ho letto, già diversi anni fa, di questo ne sono sicuro, che fu Wilde durante il suo processo, a introdurre il termine,ma sono pronto ad ogni smentita! per la questione del termine, non dico che dobbiamo abrogarne l'uso di "gay" e "omosessuale" o "eterosessuale", palesavo solo la mia scetticità nella scelta, non mi hanno mai convinto sin da ragazzo tutto qui, so benissimo che non possiamo cambiarli ^__^ ma mi stanno sui cojoni tutto qui...

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    2. no, giusto che tu "lamenti" ciò che non ti sta bene...solo che è difficile :) comunque wikipedia spiega che sono giovane e ignorante XD
      "La scarsa conoscenza delle origini del movimento gay da parte della generazione più giovane di omosessuali, ha favorito la diffusione negli Usa di una leggenda urbana secondo cui gay nascerebbe come acronimo (cioè sigla) delle parole Good As You ("buono/valido quanto te"), che sarebbero state utilizzate, per la prima volta, attorno agli anni venti del secolo scorso, in California, in una manifestazione di omosessuali.[3]
      Questa spiegazione è del tutto fantasiosa e, come si è visto, non ha nulla a che vedere con le reali origini della parola e del suo uso."

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    3. ahhh voi giovani d'oggi!!!! ^__^

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  4. Purtroppo ci hanno definito omosessuali/gay perché l'uomo necessita di convenzioni sociali ed ha bisogno di dare un nome e di catalogare tutto, ma il tutto presenta tante sfaccettature che non possono essere racchiuse in una stupida parola!

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    1. purtroppo le parole non sono stupide, devono avere un peso! tralasciando le questioni etimologiche, se si pone attenzione al caso malgioglio, che è un caso conclamato, se si avesse dato peso alle parole, magari si sarebbe mandato a fare in culo ad apicella, sarebbe stato un piccolo esempio e riscatto per ragazzi che ogni giorno se lo sentono ripetere in classe sin dalle elementari, ma qui nessuno fa nulla!

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    2. Se ci fosse stata la Ventura, al posto di Savino, gli avrebbe fatto il mazzo ad Apicella!

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  5. Penso che i commenti precedenti abbiamo tutti detto il mio pensiero... però una cosa la voglio dire e riguarda la becera battaglai fatta ai danni di un serial come fisica o chimica che è stato attaccato ingiustamente senza averne capito la struttata (davvero mi chiedo se prima di attaccarla l'avessero vista oppure si sono limitate a delle scene - e per l'esattezza quelle di fer e david - i personaggi gay)

    CHe a volte le associaizoni siano prese nelle loro faccende è una realtà che mette in discussione la loro funzionalità

    Uno potrebbe dirmi che è assurdo parlare in questi termini solo perché non hanno detto nulla per un serial, ma la mia accusa va oltre a questo, anche se fisica o chimica è solo l'esempio più recente.

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    1. e certo che va oltre la semplice chiusura di un telefilm!, ovvio che non è solo il fatto in sè...ma soprattutto: chissà quante altre forme di violenza, censura e boicottaggio, più gravi di queste vengono ignorate... ecco perchè dico ma i cosi detti attivisti gay si svegliano solo a giugno???

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  6. Che dire, io non mi sento di classificarmi nè auto-ghettizzarmi in una categoria.
    Come del resto non mi sento rappresentato da coloro che vanno a sfilare al gaypride.
    La televisione poi è un'arma pericolosa e non mi stupisco che la gente abbia sempre dei pregiudizi nei nostri confronti finchè il clichè che verrà mostrato sono le solite disperate (platinette, signorini, malgioglio e quant'altri).
    Forse se a mia nonna 90enne, si mostrasse anche qualche personaggio più simile a suo nipote, forse non avrebbe tanta diffidenza nei nostri confronti.
    Magari c'entro poco col tuo post, ma ci tenevo a dirlo.
    Kisses

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    1. sono pienamente daccordo con il tuo pensiero difatti tempo fa ne parlai in questo post
      http://coitipomeridiani.blogspot.it/2012/01/mamma-sono-gay-ma-giuro-non-mi-vestiro.html

      subito dopo l'entrata di kevin al gf, forse all'epoca non mi seguivi ancora...

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    2. No, ma vado subito a leggere ;**

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Questione spinosa e controversa, io sono pienamente d'accordo con Max, non per niente siamo gemelli acquisiti ;) E comunque non credo che "noi" siamo più felici, anzi...
    Purtroppo in un paese arretrato e bigotto come il nostro certi processi mentali fanno fatica a prendere piede; la cosa peggiore è proprio che spesso sono i genitori i primi ad avere certi comportamenti discriminatori, ed i loro figli possono solo imitarli...

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    1. Beh io e te siamo indubbiamente felici di essere maschi che amano il maschio ;)

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    2. che significa che siete gemelli acquisiti scusate???? ^__^

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    3. Che tra noi c'è un legame che si potrebbe definire "gemellare" basato su affetto e affinità.
      Un modo originale di definire il mio migliore amico.

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    4. uuu che bello cioè vi conoscete anche nella vita reale? ^__^ beh..non lo sapevo...

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    5. Si, ho avuto questa bella fortuna ^--^

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  9. I tuoi perchè sono legittimi...
    Le risposte sono pericolose... perchè smaschererebbero l'ipocrisia che regna sovrana.

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  10. Ma non sarebbe più politically correct qualcosa tipo "DIVERSAMENTE ETERO"? ;-)

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  11. Tutti i commenti hanno risposto già in mia vece. Le parole sono davvero delle pietre, macigni che - tuttavia - colpiscono sempre il bersaglio sbagliato (oppure sortiscono l'effetto contrario).

    Le sfaccettature dell'essere umano non possono - e non devono - essere catalogate in un lemmario che - concedetemi il francesismo - ha rotto decisamente le balle.

    10 + al "diversamente etero" :)

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    1. haheheeh Diego, il buon Graziano è un saggio prezioso...

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  12. Ciao Nato Stanco, grazie per aver citato il moige, adesso ho l'ulcera.
    Sostanzialmente concordo con quello che hanno detto gli altri. La categorizzazione della realtà attraverso la classificazione di persone, eventi o cose è rassicurante, e per questo motivo è molto sfruttata dai mezzi di comunicazione. Come ha scritto Zeno Marshall esistono tante sfaccettature che non possono essere racchiuse in un'unica definizione. Prendi me, ad esempio, come potrei essere definita? bisessuale? lesbica confusa? eterosessuale dalla mentalità aperta?

    Apicella oltre che offensivo è stato anche cafone, ma lasciamo stare...

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  13. Al di là dell'obbrobrio del "diversamente qualcosa" (come battuta mi piace moltissimo, ma il concetto e l'ipocrisia sono spaventosi...), e al di là del fatto che dell'etimologia non gliene frega un razzo a nessuno, la gente non conosce neppure l'italiano, figuriamoci il latino o il greco! Al di là delle mie posizioni che già conosci, NS, la questione del "Negro" e "Ebreo" mi ha ispirato un post... :) grazie

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