Entrambi studiano medicina, entrambi partono per il fronte. Entrambi elaboreranno questa drammatica esperienza grazie all'arte.
Burri partecipa al conflitto in qualità di medico da campo, verrà fatto prigioniero per diverso tempo dagli americani, per poi essere rilasciato a conflitto finito.
Beuys seppur studente di medicina parte al fronte come aviatore, già membro della gioventù hitleriana, il suo aereo precipita e viene ritrovato in fin di vita da un tribù nomade di tartari che lo curano secondo le loro pratiche medico- rituali: sarà cosparso di grasso e avvolto in una coperta di feltro. Per destino o per effetti realmente terapeutici, il giovane viene salvato e da quel momento la sua vita non sarà più la stessa.
I due al termine del conflitto reinventeranno le loro vite dedicandosi completamente all'arte.
Burri utilizzerà dapprima sacchi,
che lo hanno reso celebre, assieme ad altri materiali di rifiuto, per dedicarsi nell'ultima parte della carriera alle ciclo delle combustioni. queste opere sono quelle più suggestive, attraverso il fuoco, della fiamma ossidrica che brucia , modifica, contorce, cambia la forma alla materia.
Molto belle sono le plastiche che si liquefanno drammaticamente come i corpi, abusati, tribolati, ustionati dei tanti soldati che da medico avrà visto negli ospedali da campo.
sembrano ferite sanguinanti ed infette, corpi straziati dall'orrore della guerra....
Beuys seppur studente di medicina parte al fronte come aviatore, già membro della gioventù hitleriana, il suo aereo precipita e viene ritrovato in fin di vita da un tribù nomade di tartari che lo curano secondo le loro pratiche medico- rituali: sarà cosparso di grasso e avvolto in una coperta di feltro. Per destino o per effetti realmente terapeutici, il giovane viene salvato e da quel momento la sua vita non sarà più la stessa.
I due al termine del conflitto reinventeranno le loro vite dedicandosi completamente all'arte.
Burri utilizzerà dapprima sacchi,
che lo hanno reso celebre, assieme ad altri materiali di rifiuto, per dedicarsi nell'ultima parte della carriera alle ciclo delle combustioni. queste opere sono quelle più suggestive, attraverso il fuoco, della fiamma ossidrica che brucia , modifica, contorce, cambia la forma alla materia.
Molto belle sono le plastiche che si liquefanno drammaticamente come i corpi, abusati, tribolati, ustionati dei tanti soldati che da medico avrà visto negli ospedali da campo.
sembrano ferite sanguinanti ed infette, corpi straziati dall'orrore della guerra....
le plasiche bruciate sono tra le mie preferite, altre opere che avrei voluto fare io.....
personalmente ci vedo tanti volti, volti di prigionieri che guardano l'obiettivo di un reporter di guerra.....
Beuys invece scavalcherà il tradizionale oggetto artistico, dell'italiano Burri per dedicarsi alla nuova forma espressiva delle performance artistiche.
L'artista tedesco si traveste, si copre col feltro e si cosparge il viso di grasso, il suo ruolo è a metà tra il performer/artista, e lo Sciamano, l'evento più che un happening teatrale e artistico appare un rituale magico-religioso creando un forte contatto empatico col pubblico.
Altre volte saranno gli oggetti ad essere ricoperti dal feltro, con sopra una croce rossa, simbolo dell'aiuto umanitario (un pianoforte, una custodia musicale) che assieme al grasso saranno gli elementi ridondanti della sua produzione artistica.
Materiali magici, dai poteri curativi, che lo hanno salvato dopo il disastro aereo.
Sono materiali da cui passa l'energia, materiali che permettono il fluire delle forze salvifiche.
Beuys partito al fronte come convinto nazista, ne tornerà completamente trasformato, sia umanamente che ideologicamente, tanto da dedicare anche un opera all'orrore di Auschwitz.
Nella critica ufficiale i due artisti sono molto distanti concettualmente,e artisticamente e non vengono mai accostati assieme, io in questo post ho cercato un fil rouge che li unisce che mi pare sin troppo evidente, se non secondo i parametri della critica d'arte, quanto su quella delle umane esistenze, di un fato sorprendentemente affine, dalle astrologiche coincidenze....
Molto affascinate e questo tornare alla vita, dopo un'esperienza cosi traumatica e realizzando qualcosa di creativo, vitale,poetico, nobile eppure così dannatamente concreto come l'arte....
personalmente ci vedo tanti volti, volti di prigionieri che guardano l'obiettivo di un reporter di guerra.....
L'artista tedesco si traveste, si copre col feltro e si cosparge il viso di grasso, il suo ruolo è a metà tra il performer/artista, e lo Sciamano, l'evento più che un happening teatrale e artistico appare un rituale magico-religioso creando un forte contatto empatico col pubblico.
Altre volte saranno gli oggetti ad essere ricoperti dal feltro, con sopra una croce rossa, simbolo dell'aiuto umanitario (un pianoforte, una custodia musicale) che assieme al grasso saranno gli elementi ridondanti della sua produzione artistica.
Materiali magici, dai poteri curativi, che lo hanno salvato dopo il disastro aereo.
Sono materiali da cui passa l'energia, materiali che permettono il fluire delle forze salvifiche.
Beuys partito al fronte come convinto nazista, ne tornerà completamente trasformato, sia umanamente che ideologicamente, tanto da dedicare anche un opera all'orrore di Auschwitz.
Nella critica ufficiale i due artisti sono molto distanti concettualmente,e artisticamente e non vengono mai accostati assieme, io in questo post ho cercato un fil rouge che li unisce che mi pare sin troppo evidente, se non secondo i parametri della critica d'arte, quanto su quella delle umane esistenze, di un fato sorprendentemente affine, dalle astrologiche coincidenze....
Molto affascinate e questo tornare alla vita, dopo un'esperienza cosi traumatica e realizzando qualcosa di creativo, vitale,poetico, nobile eppure così dannatamente concreto come l'arte....