martedì 28 febbraio 2012

Oggi vi faccio le carte

Avete presente i tarocchi, ovviamente si, oggi provo a pescare nel mazzo di carte del blog, e vediamo cosa ne esce fuori...
dite un numero?...., è uscito il 3!
LA PAPESSA
La grande Meryl Streep, si è aggiudicata, fasciata in un abito tutto dorato, rubato ad  Alexis di Dallas, l'ennesiomo oscar, come miglior attrice, a mio parere meritatissimo, bravissima nella parte della Tatcher per la pellicola a dire il vero un pò fiacca e deludente: Iron Lady.


peschiamo ancora 10!

LA RUOTA DELLA FORTUNA
(rovesciata)
e Già perché Signorini(di cui ho un idea pessima) sembrerebbe in un mare di guai, tra le tante scivolate prese, vi è quella di aver prenotato stanze da oltre 1000 euro, per la trasferta sanremese, tutto a carico della testata di cui è direttore. Neanche fosse il sultano del Brunei, si è portato appresso un enturage di personaggi improbabili, tra cui "colui-che-legge-i-commenti-dei-fan-del-gf" di nostra signora delle mille smorfie Barbara Durso, e voi direte:  ma che ruolo ricopriva questo maitre-à- penser nello staff di Signorini?
IO UN IDEA CE L'AVREI... peschiamo la carta!

L'APPESO
(al lampadario)
Ancora una...
IL BAGATTO


Nel senso di medico,
 vi consiglio la visione di Hysteria
il film parla della diffusa opinione, sin dai tempi dei Greci, secondo cui molti disturbi di natura mentale, dalle nevrosi, alla depressione, dalla frigidità all'ansia erano provocati  dallo spostamento dell'utero, Histeros in greco, all'interno del corpo femminile. L'isteria veniva considerata da buona parte dei medici dunque,  come origine di tutti i mali che riguardassero le donne.
Sino alla metà del secolo scorso (sto parlando nel 900) l'isteria veniva ancora annoverata tra le malattie psichiche! Il superamento di questa visone semplicistica, e maschilista della mente femminile corre di pari passo con l'emancipazione delle donne, della presa di coscienza dei loro propri diritti e libertà che culmina, idealmente, almeno nella vicenda cinematografica con la nascita del vibratore, inventato dal giovane medico protagonista, come dire: uomini adesso che ce lui non abbiamo più bisogno di voi!
Il film non convince tantissimo in alcuni punti, soprattutto ne è prevedibile la fine già da metà del primo tempo, ma se per molti vale la  regola  secondo cui: << sono andato al cinema solo per rilassarmi e farmi due risate>> e così giustificano il fatto che spendono circa 7 euro per film come Benvenuti al nord, a far l'amore comincia tu, Natale a Cortina..e cosi via...


questo film può essere visto per
  • i costumi, di fine ottocento
  • le riprese dei giardini inglesi
  • per Rupert Everett, malgrado l'eta avanzi conserva molto del suo fascino
  • qualche risata come il personaggio di Molly lecca-lecca
  • e soprattutto scoprire che parossismo era la geniale parola utilizzata per definire l'orgasmo femminile
E' tutto, alla prossima consulenza...

domenica 26 febbraio 2012

E uniscila a mamma!!!

Più volte mi sono espresso in maniera critica contro le pubblicità dei gestori telefonici, il più delle volte sono oltre che stupide, così ossessive che ti basta guardare la televisione per una sola mezzo'ora al giorno, e renderti conto che spot come questi  passano ogni cinque minuti!
La precedente pubblicità Tim quella con Belen e De Sica poi, era cosi deficiente: il solito Christian  De Sica che parla in  romanaccio e la  Rodiguez nei panni della sexy vigilessa,  insomma:

<< Avanguardia pura...>>  come direbbe Miranda Priestly.


La nuova serie invece, che riproponeva un ideale e visionario viaggio nel tempo per celebrare i 150 anni dell'unità di italia, mi aveva fatto tirare un sospiro di sollievo, almeno non c'era più la cogliona ridens in hot pants e qualche altro comico di turno.
I nuovi spot però restavano comunque, lenti narrativamente, e la Balti relegata ad una presenza pressoché muta.
Antonia?...  ciao!! 

Con l'arrivo di Marco Marzocca (ai più sara tornato in mente l'altro celebre personaggio, il domestico filippino Ariel, sul palco di Zelig) nel ruolo riuscitissimo della mamma di Garibalidi la musica è cambiata. Divertentissima figura della mamma chioccia ma anche un pò despota, molto italiana direi, che ciarla per ore al telefono con le amiche con una sfacciata ma finta modestia, si gongola orgogliosa delle gesta del suo figliolo, che non manca di rimproverare, convinta che ad esempio il planisfero e le carte belliche siano semplicemente puzzle con cui giocare. Insomma quello che per noi è l'eroe Garibaldi, per lei resta il suo Giuseppe, il figlio un pò  bamboccione da cazziare all'occorrenza.
 L' abito di fine ottocento, nero severissimo, con leziosi pizzi e merletti nella cuffia, completa il personaggio, a me fa venire  in mente la figura della puritana e castigatissima Regina Vittoria.
Insomma per una volta una pubblicità che non mi fa subito cambiare canale....
La "simpaticissima" Regina Vittoria d'Inghilterra


giovedì 23 febbraio 2012

C'è design e design

Se vi sottoponessi la visione di queste due immagini, e vi facessi la seguente domanda: di questi due oggetti quale secondo voi è più vicina al concetto di design?

La maggior parte di voi (anche io), risponderebbe la poltrona!
In realtà c'è molta confusione introno alla parola design e al suo reale significato.

Vi è mai capitato di andare a casa di qualcuno che con aria pomposa vi mostrava la propria lampada o sedia, d'avanguardia, affrettandosi a dichiarare che: l'aveva pagata un sacco di soldi perché é un oggetto di design quello!!!
Niente di più falso, perchè quello che dovrebbe fare un vero designer non è certo preoccuparsi di sfornare l'idea più ardita, sorprendente e per giunta costosa, ne tanto meno proporre oggetti che invece di semplificare la vita ce la complicano ulteriormente.
"Il lusso è l'uso sbagliato di materiali costosi che non migliorano le funzioni" diceva Bruno Munari.
 Spesso in tv vediamo i servizi sui vari saloni del mobile o Expo disseminate un pò ovunque dove vecchi e  giovani talenti si affannano a presentare idee sempre più ardite, a loro dire innovative. Chissà perchè queste così dette nuove idee trovano terreno fertile solo nelle  grandi esposizioni, le fiere i saloni del mobile che si servono di queste novità come specchietto per le allodole, perchè sanno che fanno presa sul pubblico, catturando la loro immaginazione e curiosità, per un ritorno di immagine e naturalmente pubblicitario, il più delle volte questi progetti restano tali, non vengono prodotti ne venduti, restando semplici prototipi.
A che servirebbe una poltrona come questa qui sopra se è evidente che non ci si può sdraiare, ne rilassarsi? al limite dell'impraticabile, sarebbe semplicemente oggetto buttato lì per casa a fare arredamento certamente non più utile di un qualsiasi soprammobile.
Un tavolo come questo nella foto, correlato di sedie-pouf ha la particolarità di essere ricoperto di erba vera! ho letto che va annaffiato regolarmente ed è dotato di piante atte a crescere sia in verticale sia in orizzontale. Se vi piace potete acquistarlo, ma per favore non vantatevi dicendo che si tratta di design,  perchè esula da tutto ciò che esso rappresenta: non è pratico, non è funzionale, è costoso, ci complica ulteriormente la vita, tutte caratteristiche che un disegnatore cerca di superare durante la progettazione e non di enfatizzare!

Peraltro molti architetti, archistars, artisti, si danno un gran da fare per produrre oggetti sempre più arditi, spettacolari e lussuosi, ma questi non si comportano da designer ma da sylist.
Affermava  Munari: "spesso nell'arredamento, sono state applicate troppe idee legate alla moda per cui non si può più parlare di design ma di styling"
Molto spesso viene accostato erroneamente l'aggettivo design a grandi firme, gli oggetti in questione però sono molto costosi, proposti in serie limitate, costruiti con materiali pregiati e di grande qualità, considerando che il design non è interessato al lusso, deve mantenere i costi limitati in un certo badget, e si propone di produrre l'oggetto in questione su larga scala capiamo benissimo che non possiamo associare il termine alle creazioni di questi progettisti. Semmai lo possiamo utilizzare come aggettivo, per esempio: -"questa sedia ha un design minimal, barocco, razionalista" e cosi via.
Oggetti firmati, Cassina, Kartell sono sicuramente oggetti pregiatissimi di grande valore artistico, ma essenzialmente se riferiti al concetto puro  di design, in quanto disegno industriale, non hanno certo più valore di una caffettiera, di un rasoio bilama, di un cavattappi, insomma c'è molto più design nelle nostre case di quanto pensiamo! Già perché molti oggetti di design non hanno una firma, non sappiamo neanche chi li ha inventati, ma adempiono ad una funzione ben precisa, sono funzionali, e gradevoli nell'aspetto, il più delle volte suggerito dalla funzione stessa.

Infine per riderci su, siamo arrivati al punto che per molta gente vale la regola che Crozza fa dire al suo FuffasSe si capisce che è una sedia, è una sedia.....se non si capisce è design!




-mi scuso per l'uso ridondante della parola design, non ho trovato termini soddisfacenti da utilizzare in sostituzione, e mi scuso se non sono stato molto chiaro ma ho scritto il post con 38 di febbre!





martedì 21 febbraio 2012

La cosa che piace....

Se chiedete ad una miss Italia fresca di titolo che cosa odia, con voce tremante , mentre si sistema fascia e corona direbbe:
 <<Guarda io...Beh...L'IPOCRISIA DELLA GGGENTE!>>
un sogno che desideri si avveri?
<<Guarda....MI PIACEREBBE LA PACE NEL MONDO!>>

io invece oltre all' ipocrisia della gente odio:
  • dimenticare di tirar fuori dall'armadietto anzitempo l'asciugamano prima di entrare in doccia con conseguente traversata del bagno gocciolando e rabbrividendo per andarlo a recuperare
  • utilizzare gli accappatoi, una seconda volta, per questo non li uso a prescindere!
  • il latte ed il formaggio
  • andare a tagliare i capelli
  • quando non entra la retromarcia e "raschia"
  • le pantofole
  • il disordine
  • il rosso nell'abbigliamento
  • quelli che: dai facciamo tante foto che domani le mettiamo su facebook!
  • quelli che....noooo!!! questa finisce sssssubito su facebook!
  • Valerio Scanu, Emma... vabbè tutti quelli di amici
  • l'ansia che mi prende quando dopo pochi passi mi giro dicendo: avrò chiuso la macchina?
  • la folla, soprattutto nei luoghi chiusi
  • la puzza di fritto sulla roba
  • volare
  • i souvenir, intendo quegli oggettini dove c'è scritto ricordo di...
le cose che amo sono:
  • i puntini di sospensione
  • cioccolato
  • schiacciare le palline della plastica di imballaggio
  • i caminetti accesi
  • la temperatura di 27 ° c
  • vestire di nero
  • i giardini giapponesi
  • i giardini all'inglese
  • l'abbronzatura 
  • passare sotto le gallerie in autostrada
  • gli autogrill alle 7 di mattina, possibilmente di inverno... (non pensate a male) mi riferisco a fare colazione durante un viaggio, all'andata perché al ritorno non c'è santo che tenga voglio tornare a casa!
  • l'adrenalina di fare l'ultimo passo prima di lasciare  la scaletta dell'aereo e imbarcarmici.
  • stare sott'acqua, a mare, e di colpo non sentire più i rumori e gli schiamazzi della gente, ma solo glouuuuu 
  • conservare gli scontrini per qualche mese 
  • conservare i biglietti delle mostre e musei visitati
  • riordinare e buttare la roba, magari poi mi pento, però che bello fare spazio nei cassetti!!
ovviamente, questo elenco non è completo, ho inserito solo le cose più insolite, e se me ne verranno in mente delle altre magari tornerò ad aggiungerle....

venerdì 17 febbraio 2012

Anima&carta 3: Erotismi

Tutte le parole che finiscono in ismi hanno quasi sempre un valore negativo, dunque questi  non sono disegni erotici, ma erotismi su carta?
Questi giorni sono molto impegnato, tra l'altro ho la testa altrove, non ho molto di che parlare, non ho visto il festival, non ho dunque nulla di cui sparlare. 
Vi lascio alcune immagini accumulate nel mio carnet da disegno...


Copyright Nato Satnco 2012

Copyright Nato Satnco 2012

copyright Nato Stanco 2012

copyright Nato Stanco 2011
e buon week-end a tutti.....

lunedì 13 febbraio 2012

Ve la spiego io la vita : la teoria delle due ruote del tempo


"Ruote del tempo" copyright NatoStanco 2012

Vi è nella vita umana una doppia misurazione del tempo: tutti noi siamo accompagnati da un congegno formato da  due ruote che si muovono circolarmente l'una incastrata sull'altra proseguendo entrambe in linea retta in moto costante. Le due ruote d'ingranaggio però hanno velocità diverse di rotazione, una gira alla velocità del nastro che le trasporta in linea retta, ad un ritmo uguale per tutti gli uomini, ed è conosciuto come ruota del tempo. L'altra ha una velocità sempre diversa che cambia di uomo in uomo, a volte va lentissima a volte velocissima....è la nostra percezione del tempo, che segna la nostra età interiore,  capita che in alcuni momenti le due ruote segnino contemporaneamente la stessa misura di tempo, sono i momenti in cui ci sentiamo sereni, equilibrati, persino felici.
schema 
Capiterà cosi, che all'età di dieci anni anagrafici,
anche la nostra ruota del tempo interiore segnerà la stessa età, altre volte questa corre troppo in fretta e cosi dobbiamo arrivare a quarant'anni anagrafici per raggiungere la congiunzione delle due ruote, altre volte la ruota interiore corre velocemente e cosi all'età di sessanta anni anagrafici, essa è tornata ad averne venti.... in alcune esistenze le due ruote non si allineeranno mai e cosi vivranno sempre con quel senso di inquietudine, di sentirsi nella condizione di essere sempre nel posto sbagliato, al momento sbagliato....accompagnati da un senso di malessere e ricerca di equilibrio.
Non tutti i mali vengono per nuocere, infatti da questa mancata congiunzione possono nascere esseri straordinari che vedono quello che gli altri non videro, o quello che gli altri ancora non possono vedere....


N.B: ovviamente non mi sogno nemmeno di costringere l'esistenza umana all'interno di questa semplice teoria,  è semplicemente un "super pippone"...un coito pomeridiano, devo smettere di mangiare sushi, mi farà male?

venerdì 10 febbraio 2012

Le regole per un incontro di sesso perfetto


Questo è uno di quei post che,  se dopo un pò di tempo vai a rileggere, te ne penti amaramente, anzi mi sto già pentendo adesso, e magari dici:

<<ma come cavolo mi è venuto di scrivere queste cazzate ?>>

Confesso che, benché siano passati solo quattro mesi dall'apertura del blog,  mi son già pentito di alcune perle disseminate lungo il cammino...
ma... anyway! come dicono gli americani, l'argomento di oggi è:

 le regole per una perfetto incontro di sesso!
olèèè!!!!

  1. IL COLORE DELLE LENZUOLA perché direte voi? semplice, soprattutto di inverno se si ha un incarnato particolarmente chiaro, le lenzuola bianche sono sconsigliate cosi come quelle nere, sceglietele invece color pastello, o meglio rosse che oltre a far sembrare la pelle più sana hanno pure un effetto cromoterapico, il rosso si sa aumenta il desiderio.
  2. MUSICA E TV  la musica di sottofondo va bene, purché non sia un genere che il vostro lui o lei non ama, se va matto per la Amoroso o Ferro non potete mica fare sesso sul brano Personal Jesus dei Depeche Mode! va da sè che sceglierete la musica in linea con il vostro tipo di incontro, magari per un bel randez-vous più hot, spinto una musica rock è meglio.... o no?  tv accesa mai, a meno che non stiate vedendo un porno!
  3. GEMITI E VERSI allora: se non conoscete o meglio non avete inquadrato bene i gusti del vostro partner limitate i gemiti, versi e parolacce, perchè potrebbe ritorcervi contro... magari non li apprezza e sortirete effetti contrari, io per esempio se si esagera inizio a ridere.... se invece avete capito che ha l'animo infoiato allora potete sbizzarrirvi come meglio credete e giù con i tanti  uuuaaaaaahhhhhh uuuuu agrrrrrrrrrrrrrrrhhh noooooooooo e poi siiiiiiiiii, insomma avete capito!
  4. LUCE sembra trascurabile ma non lo è, e non bisogna soffermarsi al semplice quesito luce SI/luceNO, perché se scegliete luceSI, è importante capire che tipo di luce: meglio luce calda, non ai neon che accentuano eventuali brufoli macchie e qualunque discromia sulla vostra pelle, poi mai sparata, appiattisce gli oggetti, e il vostro corpo apparirà meno armonioso, meglio una luce semi-radente che accentua le rotondità, le line della schiena le fasce muscolari, e mitiga i peli superflui,unico inconveniente per le donne, accentua le imperfezioni da cellulite.
  5. IGIENE chiaramente una basilare quanto minima igiene personale è scontata, evitate profumi troppo forti, lasciate che scopra anche l'odore della vostra pelle, evitate l'uso eccessivo di creme ed oli idratanti, poi se siete della scuola secondo cui l'omm a'da puzzà, beh cazzi vostri...
  6. DEPILAZIONE anche qui si potrebbe aprire una diatriba che non avrebbe più fine, da sciorinare nei salotti di Barbara Durso, pomeriggio sul due, tg2 costume e società  per pomeriggi interi, perciò mi limito a dire che se volete andare sul sicuro, una spuntatina minima al sud dell'equatore ci sta sempre bene, e poi si sa che un albero in un campo di riso  è sempre più alto di uno in un campo di grano...per le donne,beh non chiedetelo a me! se dovessi proprio scegliere, meglio fur-free (chissà se si può dire, mi è venuto così)
  7. CAPELLI una mia amica ha una regola: durante i rapporti orali vanno legati...
  8. IL SESSO IN DOCCIA  se avete una di quelle docce con i rubinetti caldo e freddo separati lasciate stare, altrimenti sembrerete verdone nel film Un sacco bello: (sentii prima un zsacco caldo poi un zsacco freddo no...) quindo solo se siete muniti di miscelatore

Seguite bene queste regole soprattutto perché sono una più inutile dell'altra, parola di Nato Stanco, ho voluto solo divertirmi un pò nello scrivere qualcosa di molto leggero.
L'unico consiglio valido è di non dimenticare questo....

mercoledì 8 febbraio 2012

Gordon Matta-Clark, l'Hannibal Lecter dell'architettura

Case vivisezionate, quasi come cavie da laboratorio
splitting, 1974
o come capita  a lombrichi e rane, durante le esercitazioni, dai ragazzi delle scuole americane.
Tagli per investigare, indagare all'interno, squarci per scoprire, buchi per rivelazioni.
Quando Lucio Fontana taglia la tela compie un attacco alla pittura? forse.
Gordon Matta-Clark  con i sui tagli negli edifici attacca l'architettura? certamente.
Egli asporta, le soglie di una casa, come un chirurgo che asporta perte di un corpo, oppure perfora una facciata di un edificio, lasciando un grosso buco come una dentatura sgangherata.
La sua è un'Anarchitettura: gioco di parole in bilico tra "a" (alpha privativa) architettura,
e anarch- (anarchia) itettura:
a-architettura
anarchia architettura
Profondamente colpito quando ancora studente di architettura assistette al crollo del tetto di una vecchia rimessa  in legno per opera di Smithson, (land art) che con una ruspa versò terreno umido sino a far spezzare la trave portante della capanna, Gordon Matta-Clark prosegue l'opera del suo maestro, nel campo della de-architteturizzazione.
Il concetto è che l'architettura non è immortale, l'uomo e dunque gli architetti invece pensano il contrario, è tipico nell'uomo questo arrogante diritto al predominio su tutto, convinto della sua immortalità (o almeno della sua anima) convinto di poter dominare le forza della natura, soggiogare il logorio del tempo, Matta-Clark  mette in crisi questi valori positivisti.
Vi è una forza nel mondo che è detta Entropia.
 Essa è una legge fisica che porta alla re-distribuzione uniforme delle energie, è una forza che tende  a riportare tutto al com'era.
L'uomo moderno fa largo uso del cemento armato, ma tutte queste costruzioni sono destinate alla decomposizione, la pietra se pur si degrada, lo fa con tempi lunghissimi, il cemento armato invece ha una vita assai più breve e se non si definiscono, perché ancora non si sono scoperte, le tecniche per arginare il loro inesorabile decadimento, tutti questi favolosi edifici, in vetro e cemento, dalle forme sempre più ardite sono destinati a distruggersi lentamente per legge entropica...
non solo: molti edifici ormai rientrano nel concetto tipicamente moderno dell'usa e getta, case e fabbriche che durano il tempo del loro uso, e poi abbandonate, come un oggetto che non serve più, di qui il gioco di parole nell'opera Threshole, letteralmente significa soglia, ma quello che appare è un edificio a cui asporta man mano parti di esso: un relitto abbandonato: tresh- hole buco/spazzatura appunto.

Mi affascina tantissimo Matta-Clark per questa sua ansia del tempo, questo attacco irriverente di giovane allievo ai professoroni universitari, un'artista sovversivo che attacca il Sancta Sanctorum dell'arte tutta ovvero l'Architettura.
Di questi interventi ben poco resta, se non un repertorio fotografico che riempie gallerie e mostre temporanee.
Il grande paradosso è che questi suoi tagli, perforazioni, sono stati poi copiati dagli stessi architetti, alcune volte sembrano davvero mere imitazioni, più che citazioni, chissà come si sarebbe incazzato il buon Gordon se le avesse viste....



domenica 5 febbraio 2012

Quando si dice: Il tempo di una sigaretta e arrivo!

Ieri sera faceva freddissimo, prima di uscire mi sono concesso una sigaretta aspettando che la macchina si riscaldasse, e mentre ero lì al freddo, fuori... quasi al buio, istintivamente ho alzato lo sguardo al cielo: adoro il cielo invernale, perché  se non ci sono nuvole, il vento gelido ripulisce l'aria dallo smog e dall'umidità, le stelle appaiono luminosissime, e quasi più grandi del solito, diversamente dai cieli estivi sempre carichi di umidità che come un velo le coprono e ne riducono l'intensità.
Il cielo invernale astronomicamente poi è ancora più bello per le costellazioni ammassate verso sud, e perché è ben piazzato in alto, verso sud-ovest vi è Orione, la mia costellazione preferita.
D'estate invece, il Cacciatore sembra assopito, in basso all'orizzonte.
In quel momento ho realizzato, che tutte le meraviglie erette, scolpite, dipinte dall'uomo, ma anche la terra  stessa, gli alberi, anche i più longevi, le piante, le bestie, i volti...persino le montagne e i mari, tutto è in mutamento, niente di quello che è stato creato, è stato visto univocamente da occhio umano, solo le stelle, pressoché identiche per posizioni, sempre lì, sono state ammirate da tutto il genere umano, la loro costanza è l'unica certezza di ciò che è.






  • tutto ciò nel tempo di una sigaretta, e poi dicono che il fumo fa male.... scherzo, non fumate!


venerdì 3 febbraio 2012

Anche la mia su Ferro



Non mi è mai piaciuto Tiziano Ferro,  né fisicamente né artisticamente. E mai mi piacerà.
Ricordo ancora la prima volta che ascoltai il singolo che di li a poco lo lanciò nel mondo discografico: Xdono. (2001)
Era estate, ero giovane, ero intento a restaurare una Kitchissima scultura per una vecchia signora, era semplicemente orribile, la scultura intendo! ma pur di racimolare dei soldi extra accettai di buon grado di darle una sistemata, contro ogni principio morale, per uno che voleva fare l'artista!
dopotutto sono una puttana come chiunque, e come per tutti è solo questione di prezzo. basta sapere quanto...E per me  il compenso  fu buono.
Tornando a Tiziano, ricordo che la canzone mi lasciò perplesso ma si sa l'euforia dell'estate  ti fa piacere di tutto e ti ritrovi a cantare le canzoni in spagnolo, Brithny Spears (ma c'era già?)  e perfino i latini con convinzione, ti porta a credere che  dopotutto, Xdono non doveva essere poi il male peggiore. 
Gli altri singoli che seguirono mi dettero la conferma che semplicemente non avrei mai comprato un suo disco, ne successivamente scaricato suoi brani nel mio Mp3.
tra l'altro la sua aria da bravo ragazzo mi stava un po sugli zebedei, ne tanto meno il mio G.R aveva dato segni di una possibile omosessualità del suddetto cantautore.
Con gli anni però tante voci, sempre più insistenti mi dicevano che Ferro "lo era"...
-ma dai?? lui?? non ci credo...ma sei sicuro?
-si mi ha detto un amico di un amico che.....
e così via.
L'anno scorso il patatrak! clamorosa rivelazione  urbi et orbi della sua omosessualità.
In quel periodo si lesse e si disse un pò di tutto, addirittura che lo aveva rivelato solo per incrementare le vendite del suo (primo) libro, come se uno che vende milioni di dischi accetta di sputtanarsi per vendere qualche copia in più di  un libro, che i suoi fan avrebbero comprato ugualmente, col rischio poi di perdere lo zoccolo duro delle famigerate fan ragazzine, innamorate del loro idolo.
Del resto tanti cantanti e attori preferiscono non rivelare la loro natura in fatto di gusti sessuali per pure regole di mercato.
Concetto non lontano dal pensiero di Hitler che non si sposò mai sino all'impellente morte perchè voleva mantenere un filo diretto col suo elettorato femminile, affermando che ogni donna del terzo Rich doveva nutrire la segreta convinzione di poter un giorno sposare il suo Furer.
Tonando a noi, dicevo, ne ho sentite di ogni, e molto triste è stato leggere i tantissimi commenti, e relative discussioni che subito dopo il suo coming out si affollarono sotto i suoi video caricati su youtube: non era più la sua musica ad essere messa in discussione ma se fosse giusto o no ascoltare i suoi brani, in quanto gay, chi diceva che non sarebbe cambiato nulla e chi addirittura non lo avrebbe più ascoltato, ne ho lette di ogni e purtroppo credo che qualche commento coglione lo leggeremo ancora per molto tempo e ho pensato: - ma chi glielo ha fatto fare???
Curiosissimo ho però atteso la prova del nove: il nuovo album.
Un successo. Le vendite sempre al top, i passaggi in radio sempre presenti e martellanti e i brani del solito Tiziano con i suoi   uuuu! eehhh!! ooooh.
Quasi non è cambiato niente. Sono stato contento per lui!
Umanamente lo ammiro tantissimo,  ha fatto del bene con la sua aria da bravo ragazzo, ha fatto capire e temere, in alcuni, che dietro ogni ragazzo col viso pulito, l'aspetto un pò goffo e coi capelli con la riga di lato può "celarsi un omosessuale!"