Essere parenti d'arte non è cosa facile, sempre messi a confronto con il proprio parente illustre, fino a far dimenticare
ai più il proprio nome che viene sostituito con la locuzione: il figlio di.....parente di... fratello di....
Se la cosa riguarda padre e figlio può scatenare rivalità edipiche difficilmente superabili, ma le vere tragedie si consumano quando la rivalità serpeggia tra due fratelli, di cui uno splende, ho diciamocelo ha semplicemente avuto
più culo dell'altro...
Ora lo so che la vostra mente corre subito al
cool very cool di
Pippa M. certamente più famoso della ormai blasonata sorella Kate, o della tentata scalata della sorellina di Belen che ha pensato di farcela anche lei, qui in Italia, ma dubito che oltre qualche ospitata in disco oppure alla sagra dell'Anduja a Castrovillari, non andrà molto lontano....
Ma... miei prediletti, volendo citare figure certamente più illustri come non ricordare la celebre rivalità tra Romolo e Remo...conclusasi con l'uccisione di quest'ultimo?
e volendo andare ancora più indietro, la prima coppia di
fratelli-coltelli Caino e Abele, il quale anche in questo caso finisce puntualmente accoppato dal fratellino...e detto tra noi mi ricordano tanto i due fratelli rivali in Georgie, (cartone animato anni 80) con uno dei due riesce finalmente a farsela la sorella, adottiva, seppur in condizioni pietose e illegali.
Anche nella storia dell'arte vi sono casi di fratelli artisti, dove uno diventa famoso e l'altro no.....
Se vi sottopongo il nome
Alberto Savinio vi dice nulla?
e se vi dico
Andrea, francesco Alberto De Chirico?
Essì, sto parlando del quasi totale sconosciuto fratello del celebre Giorgio De Chirico, che chi conosce poco l'arte ignora totalmente.
I due fratelli non furono però affatto rivali, anzi ebbero la fortuna di vivere in una famiglia intellettualmente stimolante, e Alberto chiaramente dipingerà
robe simili al fratello aderendo al movimento metafisico, ma spingendosi anche oltre con figure zoomorfe simili alle
assurdità surrealiste...o dada. O alle divinità egizie scolpite sulle pareti tombali dei faraoni.
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I Genitori |
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Penelope |
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Le nozze del gallo |
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Giocattoli |
Le sue tele sembrano fatte di pasta di zucchero o marzapane quando dipinge fantastici paesaggi architettonici simili alla casa del bosco della strega di Hansel e Grethel....
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Isola degli incantesimi |
....oppure giocose composizioni fatte con i
Lego. Gli stessi titoli lo confermano.
Il suo destino fu quello dell'
eterno dilettante, come se
"non fosse abbastanza bravo per..."
e non solo nella pittura, egli aveva interessi poliedrici: fu musicista, scrittore, regista teatrale, scenografo, (del resto la sua pittura così come lo stile metafisico è di per ricco di sfondi e impostazioni architettoniche dal taglio scenografico, con fondi e quinte che delineano lo spazio).
Forse un pò come me, aveva il
brutto vizio di lasciare una cosa per appassionarsi subito ad un altra, il che negli ambienti accademici è sintomo di poco spessore piuttosto che genialità (la sua non la mia per carità!) e zacht! non vieni più preso seriamente da nessuno.
Le sue opere le trovo affascinanti, mi piace il gesto vibrato del pennello, molto lontano dal laconico colore steso a grandi pennellate decise, della pittura di Giorgio, fratello maggiore.
Se le osservate da vicino, le singole pennellate sembrano quasi tracciate con la biro, quasi scarabocchi piccolissimi l'uno vicino all'altro, o segni scalfiti con la punta del compasso come si faceva sui banchi di scuola.
Sono opere irriverenti, mi piace pensare che fosse anche un tipo scherzoso.
Pur amando tantissimo la pittura di De Chirico, e sentendomi
molto metafisico nell'animo, non mi dispiacciono queste tele in una versione della metafisica pittura meno opprimente, malinconica, e calma di De Chirico.
Personalmente lo sento molto vicino e durante i miei studi accademici mi stava anche molto simpatico.
Appartengono come ho detto al mondo dei sogni, sogni di bambino, come se il pittore si fosse divertito durante la loro realizzazione, come i bambini sono felici mentre disegnano. Inoltre le trovo assolutamente eleganti, mai brutali o violente, pacate. Naturalmente colte, ricche di richiami mitologici, essendo i fratelli nati in Grecia, dove avevano potuto già in fasce respirare la classicità e la solidità di quella che fu la terra della cultura ellenica. Radici e rimandi iconografici che ritroviamo ovviamente, anche nelle opere di Giorgio De Chirico.
-Vi consiglio di farvi una bella googlata, e ammirare la sterminata produzione di opere che non ho riportato per motivi di spazio-